Il gup del Tribunale di Bari Giulia
Romanazzi ha condannato a pene comprese fra i 3 anni e 6 mesi e
i 4 mesi di reclusione 11 dei 16 imputati accusati, a vario
titolo, di aver truccato il regolare svolgimento delle prove
scritte dell'esame da avvocato svoltosi a Bari nel dicembre
2014. Altri due imputati sono stati assolti, per altri due è
stata disposta la 'messa alla prova', un altro ancora è stato
prosciolto. I reati riconosciute dal giudice sono, a vario
titolo, falsa attribuzione di un lavoro altrui, falso
ideologico, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio,
corruzione e truffa aggravata ai danni dello Stato.
L'ex funzionaria dell'Università di Bari Tina Laquale è stata
condannata alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione; sua
figlia Innocenza Losito, funzionaria Adisu, a 3 anni e 6 mesi
(condannata anche al risarcimento danni nei confronti
dell'Adisu); l'avvocato barese Giuseppe Colella a 3 anni.
Nell'ambito di questa indagine i tre furono arrestati
nell'aprile 2016.
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