Si è conclusa nel porto di Bari la fase di sbarco dei 640 migranti provenienti prevalentemente da Camerun, Sudan, Nigeria, Ghana, che sono state identificate prima sul molo 31 dove è stata predisposta la postazione di primo intervento e poi nel centro polifunzionale della Polizia. Grande è stata la manifestazione di solidarietà dei baresi: in 12 ore, fa sapere il Comune che ha allestito un centro di raccolta di indumenti e generi di prima necessità, 1250 cittadini hanno portato indumenti e cibi per l'accoglienza.
A bordo della nave militare britannica c'erano, 147 donne e 19 bambini, anche neonati, con le loro mamme (di età compresa fra zero e 9 anni). I minori non accompagnati sarebbero settanta. Quattro le donne incinte, tutte in buone condizioni di salute. La Asl segnala una dozzina di casi di pediculosi e scabbia. Le principali criticità si sono manifestate sotto forma di patologie prevalenti in donne gravide e puerpere con neonati disidratati. In totale sono 15 i migranti ricoverati in ospedali baresi. Tutti gli altri, migranti, conclusa la fase dell'identificazione, verranno portati in diversi centri di accoglienza sparsi sul territorio italiano. In 12 ore 1250 cittadini hanno poetato indumenti e cibi per l'accoglienza Fra i migranti sbarcati c'erano anche alcuni cittadini egiziani su cui sono stati fatti controlli per verificare se si trattasse di scafisti. Gli accertamenti della Questura hanno consentito di fugare ogni dubbio in quanto, anche grazie alle dichiarazioni raccolte fra gli altri migranti, non sono emersi elementi di sospetto.
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