Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Appalti truccati: arrestati negano

Appalti truccati: arrestati negano

Interrogatori di garanzia, solo tre su 11 rispondono a domande

BARI, 14 luglio 2017, 16:09

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Si sono difesi dalle accuse tre degli undici indagati arrestati nei giorni scorsi su disposizione della magistratura barese (2 in carcere e 9 ai domiciliari) per presunte tangenti pagate ad amministratori e tecnici di alcuni Comuni della provincia di Bari in cambio di appalti, mentre gli altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Gli interrogatori di garanzia si sono svolti dinanzi ai gip Giovanni Anglana e Francesco Agnino, alla presenza dei pm che coordinano le indagini, Marco D'Agostino e Claudio Pinto e dei difensori degli indagati, e si sono conclusi poco fa. Le accuse riguardano la ristrutturazione del teatro comunale di Acquaviva delle Fonti e i lavori al depuratore della città, i lavori al depuratore di Altamura e quelli ad una scuola di Castellana Grotte. L'unico amministratore accusato di corruzione per aver intascato una tangente da 15mila euro per i lavori al depuratore di Altamura, il sindaco della città murgiana, Giacinto Forte (ai domiciliari), ha preferito non rispondere.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza