Si sono difesi dalle accuse tre degli
undici indagati arrestati nei giorni scorsi su disposizione
della magistratura barese (2 in carcere e 9 ai domiciliari) per
presunte tangenti pagate ad amministratori e tecnici di alcuni
Comuni della provincia di Bari in cambio di appalti, mentre gli
altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Gli
interrogatori di garanzia si sono svolti dinanzi ai gip Giovanni
Anglana e Francesco Agnino, alla presenza dei pm che coordinano
le indagini, Marco D'Agostino e Claudio Pinto e dei difensori
degli indagati, e si sono conclusi poco fa. Le accuse riguardano
la ristrutturazione del teatro comunale di Acquaviva delle Fonti
e i lavori al depuratore della città, i lavori al depuratore di
Altamura e quelli ad una scuola di Castellana Grotte. L'unico
amministratore accusato di corruzione per aver intascato una
tangente da 15mila euro per i lavori al depuratore di Altamura,
il sindaco della città murgiana, Giacinto Forte (ai
domiciliari), ha preferito non rispondere.
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