Stava per essere venduto per
soli 10.000 euro un fondo di proprietà privata nel quale si
trova un insediamento antichissimo, un villaggio neolitico
risalente al VI-V millennio a.C., ma il Comune di Modugno, per
la prima volta dalla scoperta dell'esistenza dell'insediamento,
ha esercitato il diritto di prelazione previsto dal Codice dei
Beni Culturali e del Paesaggio e ne è divenuto proprietario. E'
avvenuto per iniziativa dell'amministrazione guidata dal sindaco
Nicola Magrone, per il quale "è certamente interesse della
collettività che il Villaggio Neolitico entri a far parte del
patrimonio pubblico perché solo dal 'pubblico' possono giungere
garanzie sull'integrità del bene, sulla sua valorizzazione,
sulla sua futura fruibilità pubblica e su una destinazione
coerente con la sua caratterizzazione culturale". L'esistenza
del sito archeologico fu scoperta all'inizio degli anni Novanta.
Gli scavi archeologici furono diretti dalla Soprintendenza per
la Puglia e condotti per una decina di anni
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