Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sviluppo cromosoma 2 base sindrome Down

Sviluppo cromosoma 2 base sindrome Down

Studio del dipartimento di Biologia dell'Università di Bari

BARI, 22 maggio 2017, 17:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il meccanismo che ha permesso la stabilizzazione del cromosoma 2 nell'evoluzione dell'essere umano, potrebbe essere alla base dell'insorgenza di alcune patologie, come la sindrome di Down familiare e alcuni tumori ematologici. E' quanto ha evidenziato lo studio del gruppo di ricerca del dipartimento di Biologia dell'Università di Bari, coordinato dal professore Mario Ventura, e pubblicato sulla rivista 'Molecular Biology and Evolution'. Lo studio ha rilevato che nello scimpanzé e nelle altre scimmie antropomorfe i due cromosomi 'IIp' e 'IIq' sono indipendenti, mentre nell'uomo i cromosomi corrispondenti si sono fusi: questo spiega perché il numero di cromosomi nell'uomo è pari a 46, mentre nei suoi parenti più vicini è pari a 48. Tale diversità - sottolinea Ventura - "ha rappresentato, da un punto di vista evolutivo, una forte barriera riproduttiva che ha isolato geneticamente le specie".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza