Approfondire la conoscenza della "forza
nucleare, quella che fa bruciare le stelle", e consentire in
futuro un suo utilizzo pratico nella vita di tutti i giorni.
Servirà a questo la scoperta delle 5 nuove particelle
subnucleari 'Omega_C', fatta dai due scienziati pugliesi Antimo
Palano e Marco Pappagallo che oggi a Bari l'hanno presentata ai
giornalisti. I ricercatori, del Dipartimento interateneo di
Fisica di Bari, hanno analizzato i dati raccolti dal 2011 al
2015 da Lhcb, uno dei 4 grandi esperimenti in corso
all'acceleratore Lhc del Cern di Ginevra (Organizzazione europea
ricerca nucleare) dove è stato scoperto il bosone di Higgs. A
rendere "eccezionale" questa scoperta, è stato evidenziato, sono
due aspetti: innanzitutto il numero di particelle scoperte
simultaneamente, e poi la loro longevità ovvero stabilità.
"Nessuno dei modelli conosciuti finora - è stato spiegato -
prevedeva che particelle in stato eccitato, cioè con diverse
combinazioni di quark, rimanessero aggregate così a lungo prima
di decadere".
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