La Procura di Milano ha chiuso le
indagini a carico di Adriano, Fabio e Nicola Riva nell'ambito
del procedimento sul crac del gruppo che controllava l'Ilva di
Taranto. La mossa degli inquirenti, con la notifica dell'avviso
di conclusione dell'inchiesta con al centro i reati, a vario
titolo, di bancarotta, truffa allo Stato e trasferimento
fittizio di valori, arriva appena tre giorni dopo il rigetto
delle richieste di patteggiamento dei tre indagati, che avevano
avuto l'ok dei pm, da parte del gip Maria Vicidomini.
Il gip aveva bocciato sia le istanze sulle pene ritenute
troppo basse (tra i 2 e i 5 anni) che l'intesa con cui i Riva,
lo scorso dicembre, hanno dato l'assenso a far rientrare in
Italia 1,33 miliardi di euro per metterli a disposizione della
bonifica ambientale dello stabilimento tarantino. Ora dopo il
deposito degli atti e la richiesta di rinvio a giudizio (devono
passare almeno 20 giorni dalla chiusura indagini), gli indagati,
davanti al gup, potrebbero provare ancora, con l'accordo dei pm,
la strada del patteggiamento.
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