"Il 10 settembre 1946 ci fu l'accordo
tra le varie componenti per definire i principi ispiratori della
Costituzione. Moro definì questo accordo la felice convergenza.
Oggi questa felice convergenza chi l'ha discussa e dove la
ricaviamo?". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia,
Michele Emiliano, parlando della riforma costituzionale nel suo
intervento in consiglio regionale in occasione della seduta
straordinaria e commemorativa della figura di Aldo Moro, nel
centenario della nascita (Maglie, 23 settembre 1916).
"Nell'università di Bari - ha proseguito Emiliano - Moro
apparve immediatamente come un fuoriclasse. Era uno bravo, era
talmente bravo che dopo le vicende del fascismo lo misero a
scrivere la Costituzione. Mica l'hanno messo a scrivere come si
fa adesso, che ti dicono 'dobbiamo fare una riforma della
Costituzione, vedi tu che cosa puoi scrivere. Speriamo che
riusciamo ad approvare questa riforma'". All'epoca, ha ricordato
Emiliano, "adoperarono un sistema un po' più adatto a scrivere
le Costituzioni, cioè fecero delle elezioni ad hoc per eleggere
un'assemblea costituente. Lì c'era il meglio dell'Italia
antifascista e devo anche dire - ha spiegato Emiliano - che da
questo punto di vista lui si ricavò un'autorevolezza, non solo
nell'Università, ma persino nell'assemblea".
Secondo Emiliano, Moro "ebbe un ruolo enorme in un processo
politico di riconciliazione del Paese, che poi non si è mai
compiuto fino in fondo. Ai suoi tempi - ha ricordato - c'erano
due blocchi che erano completamente inchiodati e il Paese non
creava quell'alternanza che avrebbe dovuto dare buon governo.
Nonostante gli sforzi di questi uomini molto importanti,
cominciò una crisi. Peppino Cotturri la chiamava la transizione
lunga, che non è mai finita, perché stiamo ancora in
transizione, tant'è che - ha detto ancora Emiliano - stiamo
ancora lì a smanettare su 47 articoli della Costituzione sui
quali dovremmo votare sì o no su tutti in una botta, cambiando
il lavoro fatto da quella gente, centinaia di membri
dell'assemblea costituente".
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