Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mafia: regionali Puglia, 70.000 euro per promessa voti

Mafia: regionali Puglia, 70.000 euro per promessa voti

(v:'Mafia: clan aiutò candidato regionali ...' delle 11.58)

BARI, 22 settembre 2016, 13:55

Redazione ANSA

ANSACheck

Esponenti di un clan barese avrebbero minacciato e costretto gli elettori a votare il candidato alle regionali pugliesi Natale Mariella (Popolari) in cambio di 70mila euro in parte versati e in parte promessi da un referente di Mariella, Armando Giove. E' quanto accertato dai carabinieri nel corso delle indagini coordinate dalla Dda. Secondo l'accusa, Giove avrebbe accettato "la promessa di procurare voti mediante le modalità tipiche di un'associazione mafiosa" avanzata dai pregiudicati del clan Di Cosola Luigi Guglielmi, Giovanni Martinelli, Teodoro Frappampina e Alfredo Sibilla (indagati nel procedimento 'Attila') in concorso con Leonardo Mercoledisanto, Michele Di Cosola, Piero Mesecorto e Alfonso Partipilo (questi indagati in altro procedimento insieme con Giove). Il tutto, secondo gli investigatori, "in cambio dell'erogazione di una somma di denaro di circa 70mila euro, una parte della quale, pari a 28mila euro, consegnata a Mesecorto, che provvedeva a dividerla tra i correi".
    I fatti contestati sarebbero stati commessi nel maggio 2015 a Ceglie del Campo (quartiere alla periferia di Bari), Giovinazzo e Bitritto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza