Sono "indispensabili e
particolarmente onerose, come noto alla stessa Coldiretti
Puglia" le importazioni di grano duro. Lo afferma in una nota
Italmopa-Associazione industriali mugnai d'Italia che spiega che
l'import serve a "garantire il costante e corretto
approvvigionamento dell'industria pastaria in semole di
qualità".
"Il frumento duro importato - prosegue Italmopa - per poter
essere immesso nel territorio dell'Unione europea, deve
rispettare i medesimi requisiti igienico-sanitari richiesti per
i prodotti nazionali. I costanti e severi controlli sia da parte
delle competenti autorità di vigilanza, sia da parte delle
stesse aziende molitorie utilizzatrici, nell'ambito dei piani di
autocontrollo, garantiscono la piena rispondenza del prodotto
importato alle normative nazionali e comunitarie".
"L'irresponsabile strategia di terrorismo mediatico messa in
atto da Coldiretti Puglia - insiste la nota - oltre a ledere
gravemente l'industria della trasformazione del frumento duro,
da sempre fiore all'occhiello dell'agroalimentare italiano,
appare irriguardosa nei confronti dei consumatori che hanno
diritto, in ogni circostanza, ad un'informazione corretta che
non può essere calpestata per meri motivi di natura
corporatista. Le continue provocazioni di Coldiretti Puglia
rendono, inoltre, particolarmente complicata l'interlocuzione in
atto presso la cabina di regia pasta, strumento fortemente
voluto dall'industria della trasformazione con la partecipazione
di tutti gli attori della filiera frumento duro e pasta oltre
che dei dicasteri Mipaf e Mise. Un motivo in più per esigere
l'intervento di Coldiretti nazionale sulle iniziative
irresponsabili di Coldiretti Puglia".
Italmopa chiede infine "un forte e autorevole intervento da
parte di tutte le amministrazioni locali e nazionali competenti,
a tutela dell'industria molitoria, categoria che opera e intende
continuare a operare nel pieno rispetto di tutte le normative
vigenti, di qualsiasi natura esse siano, e nell'interesse di
tutta la filiera".
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