Il Consiglio di Stato con ordinanza
ha accolto il ricorso cautelare proposto da 11 proprietari di
terreni di Trepuzzi e Squinzano (Lecce) colpiti da ingiunzioni
di abbattimento di ulivi considerati infetti dalla Xylella. La
pronuncia, a quanto sostiene l'avvocato che ha formulato il
ricorso, Mariano Alterio, è la prima che sospende le ingiunzioni
di abbattimento anche delle piante "malate". Fino ad ora infatti
la sospensiva era stata concessa solo per gli alberi del
Brindisino, piante sane ricomprese nel raggio di 100 metri
rispetto a quelle infette. L'ordinanza cautelare non ha una
efficacia immediata ma l'avrebbe qualora dovesse venire meno il
sequestro penale delle piante, nell'ambito di una inchiesta
aperta dalla procura di Lecce.
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