Il giudice del tribunale civile di
Lecce Viviana Mele ha condannato il ministero della Giustizia a
risarcire il danno (1.800 euro) ad un ex detenuto di Taranto per
violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei Diritti
dell'Uomo. Il riferimento è alle condizioni di vita carceraria
per un periodo di 225 giorni (tra il 2011 e il 2012). Il
ricorrente, difeso dall'avv. Rosario Orlando, era stato detenuto
nel carcere di Bari.
Il tribunale precisa nella sentenza che "il cosiddetto spazio
vitale a disposizione del soggetto è stato superiore ai tre
metri quadrati solo per due giorni, quando nella cella vi era
pure un altro detenuto, mentre lo stesso è stato inferiore ai
tre metri quadrati in tutti gli altri periodi". Si sottolinea
che nel carcere di Bari "è prevista la permanenza all'aperto per
circa quattro ore", ma questo "non appare sufficiente a ritenere
sussistente, a fronte delle residue 20 ore trascorse in cella,
una libertà di movimento tale da costituire una compensazione
sufficiente".
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