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Xylella: domani incontro a Bari dopo stop eradicazioni Tar

Xylella: domani incontro a Bari dopo stop eradicazioni Tar

Decisioni sul da farsi in attesa dell'udienza di aprile

BARI, 29 marzo 2015, 20:38

Redazione ANSA

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E' previsto per domani a Bari un incontro tra il commissario per l'emergenza Xylella, batterio che infesterebbe gli ulivi salentini, l'assessore regionale alle Politiche agricole, Fabrizio Nardoni, e i tecnici regionali, per decidere quali iniziative intraprendere dopo che il Tar di Lecce, accogliendo i ricorsi di due avvocati e proprietari di terreni, i fratelli Giovanni e Guido Pesce, ha fermato con decreto le eradicazioni delle piante, circa un centinaio, di loro proprietà. Sono tutti ulivi contrassegnati con una ics rossa perché ritenuti dai forestali alberi contagiati. Il Tar tornerà a valutare il piano Silletti e gli atti correlati il 9 aprile, per esprimersi poi con un eventuale provvedimento cautelare. Con decreto urgente il 27 marzo scorso, il Tar ha accolto il ricorso presentato contro il commissario delegato, il ministero delle Politiche agricole e forestali, la Regione Puglia, per l'annullamento dei provvedimenti e dei verbali e del contenuto ritenuti dal ricorrente tutti "ignoti", con i quali - si legge nel provvedimento - il "commissario delegato previo ingresso nel fondo del ricorrente, ha verificato e 'marchiato' a vista circa 100 ulivi secolari presenti nel fondo, disponendone (pare) l'eradicazione totale senza disporre alcuna verifica tecnica sullo stato di infezione degli stessi ed in assenza di contraddittorio" e senza "disporre le misure di prevenzione fitosanitarie" prescritte dalle norme. Chiesto anche l'annullamento del piano del commissario, adottato in esecuzione dell'ordinanza del dipartimento della Protezione civile, e della determinazione del dirigente regionale del servizio agricolo "laddove si individua come prioritaria misura l'eradicazione degli alberi di ulivo nel fondo di proprietà del ricorrente sito in agro di Oria (Brindisi)". Quindi anche di una nota ritenuta di "provenienza ignota" e del provvedimento che individua il terreno in questione come "zona infetta" e "zona cuscinetto". In ultimo presenta ricorso per "la determinazione del giusto indennizzo dovuto nell'ipotesi di abbattimento totale degli alberi di ulivo del fondo".
   

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