(ANSA) - ROMA, 03 LUG - "Non è una questione meramente
economica, ma riguarda la dignità dei professionisti e il
livello del contributo che essi apportano alla società". Così il
ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, si è espresso,
portando il proprio saluto ai componenti del tavolo tecnico
degli Ordini professionali, convocato questa mattina dal
sottosegretario Jacopo Morrone (nello stesso dicastero di via
Arenula) per esaminare le prime proposte finalizzate
all'elaborazione di una riforma condivisa dell'equo compenso.
"Vogliamo dare un messaggio concreto dell'intensa operatività
con cui il ministero affronta questa tematica. Si può affermare
che questo Tavolo è il cervello, ovvero l'unica sede a cui
spetta l'elaborazione di questa materia a vantaggio di tutte le
professioni", ha ribadito il ministro, a cui si è aggiunto il
sottosegretario Morrone, spiegando che "l'obiettivo è
valorizzare l'attività dei professionisti che hanno un peso
importante e un ruolo di primo piano nella nostra società. Non
è, quindi, più rinviabile una riforma che consenta alle libere
professioni di recuperare la centralità che spetta loro nel
sistema paese, assicurando un compenso proporzionato alla
quantità e alla qualità del lavoro svolto, oltre che al
contenuto e alle caratteristiche della prestazione
professionale". Tra le proposte elaborate dagli uffici del
ministero e illustrate da Morrone, l'estensione alla Pubblica
amministrazione della disciplina dell'equo compenso e
l'ampliamento della platea dei soggetti pubblici e privati che
la devono applicare, l'aggiornamento dei parametri e
l'istituzione al ministero di un Osservatorio nazionale
permanente sull'equo compenso che riguardi tutte le professioni.
(ANSA).