(ANSA) - ROMA, 29 MAR - "Siamo disponibili ad investire,
come già facciamo, nell'economia reale del Paese,
nell'innovazione e nelle Piccole e medie imprese (Pmi)", però
"occorre valutare bene le condizioni del mercato delle start-up
e dei fondi di venture capital, per non mettere a rischio il
risparmio previdenziale degli avvocati". Così il presidente
della Cassa nazionale forense Nunzio Luciano giudica la norma
contenuta nella bozza del Decreto crescita, che vincola le
esenzioni fiscali per gli investimenti degli Enti pensionistici
privati alle operazioni finanziarie che prevedano vada "almeno
il 3,5% degli attivi in quote, o azioni di Fondi per il venture
capital". Il primo obiettivo è "tutelare gli iscritti: usufruire
di una detassazione è sicuramente importante", però "noi
dobbiamo ottenere una giusta redditività" per assicurare il
pagamento delle prestazioni. La Cassa di previdenza forense, a
cui sono iscritti oltre 240.000 professionisti, stando ai dati
del Bilancio di previsione per il 2019, approvato alla fine
dello scorso anno, ha stimato il proprio patrimonio in crescita
fino alla soglia dei 12,8 miliardi di euro (dagli 11,9 correnti)
e ricavi per un ammontare complessivo di un miliardo e 927
milioni. (ANSA).