(ANSA) - ROMA, 08 MAR - Gli Ordini di diverse categorie di
lavoratori autonomi (riunti nel Cup, Comitato unitario delle
professioni e Rtp, Rete delle professioni tecniche) bollano come
"incomprensibile" la scelta del ministero dell'Economia di
"avvalersi di alte professionalità a titolo gratuito, in netta
contraddizione con la previsione di equo compenso contenuta
nella Legge di bilancio 2018". Il riferimento è al recente bando
del dicastero di via XX settembre, che rinfocola la protesta dei
professionisti, anche alla luce, recita una nota, di "una
recente sentenza del Consiglio di Stato", che insieme
all'iniziativa del Mef "continua a sostenere la legittimità
della gratuità della prestazione. Così si calpesta solamente
quella dignità dei professionisti che, invece, la Costituzione
italiana in linea di principio ha inteso proteggere con
l'articolo 36", si legge. Attualmente, si rammenta, "sono
all'esame del Parlamento alcune proposte di legge che mirano ad
ampliare la platea dei committenti privati obbligati a
rispettare la disposizione dell'equo compenso e ad attuare
concretamente la norma negli incarichi pubblici. Il Comitato
unitario delle professioni e la Rete delle professioni tecniche
sostengono queste iniziative, e ribadiscono con orgoglio la
necessaria tutela dei diritti costituzionali poiché questa
battaglia non è solo dei professionisti iscritti agli Ordini, ma
di tutti i lavoratori", si conclude la nota.