(ANSA) - ROMA, 07 MAR - I presidenti dei Consigli nazionali
degli avvocati, dei commercialisti e dei notai, Andrea
Mascherin, Massimo Miani e Salvatore Lombardo, hanno inviato
oggi una lettera al Ministro dell'Economia Giovanni Tria, per
"stigmatizzare" i contenuti del bando pubblico promosso dal
Dipartimento del Tesoro, Direzione IV del Ministero per
l'affidamento di incarichi biennali di consulenza 'a titolo
gratuito' su "tematiche complesse attinenti al diritto -
nazionale ed europeo - societario, bancario e/o dei mercati e
intermediari finanziari, in vista anche dell'adozione e/o
integrazione di normative primarie e secondarie ai fini, tra
l'altro, dell'adeguamento dell'ordinamento interno alla
direttive/regolamenti comunitari". Per i vertici degli Ordini
professionali ciò "viola palesemente la norma sull'equo
compenso", dunque si chiede al titolare di via XX settembre
"intervenire presso la direzione interessata, affinché ritiri
subitaneamente il bando e di dare idonee istruzioni a tutte le
articolazioni del suo Ministero,perché simili episodi non
abbiano a ripetersi". Ricordando la norma del 2010 che "ha
imposto a tutte le Pubbliche amministrazioni limiti stringenti
di spesa annua per studi e incarichi di consulenza" (non può
esser superiore al 20% di quella sostenuta dalla stessa
amministrazione nel 2009, ndr), Miani, Mascherin e Lombardo si
chiedono se chi ha autorizzato il bando sia, o meno, consapevole
dell'entrata in vigore con una norma del 2017 del "principio
dell'equo compenso", che fissa il "preciso obbligo" ad una serie
di "contraenti forti" (tra cui le Pubbliche amministrazioni) di
"garantire al professionista incaricato un compenso commisurato
alla quantità e alla qualità del lavoro richiesto ed
effettivamente svolto", si legge, infine.