(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Scendono le abilitazioni
professionali dei laureati in Ingegneria, nel nostro Paese: nel
2017, infatti, hanno compiuto il passaggio in "9.163 (i
cosiddetti 'ingegneri iunior'), il 3% circa in meno, rispetto
all'anno precedente". E, "tralasciando i laureati di primo
livello, che soltanto in minima parte accedono alla professione,
va sottolineato come gli 8.446 abilitati alla sezione A
costituiscono un terzo circa dell'universo potenziale di
riferimento (stimato intorno ai 25.000 laureati)". E' quanto
emerge dal monitoraggio annuale effettuato dal Centro Studi del
Consiglio nazionale della categoria tecnica. In generale, si
legge, "i dati della ricerca evidenziano anche come
l'abilitazione professionale non venga ritenuta indispensabile
per i laureati di primo livello, tanto che il titolo è
conseguito appena dal 2,4%" della platea. "Difficile ritenere -
recita il dossier - che, tra le cause di questo progressivo
distacco, vi sia la difficoltà delle prove d'esame, visto che il
tasso di successo si mantiene, così come nel passato, su valori
elevati attestandosi, per il 2017, all'87,4%. Un fattore
determinante va individuato, invece, nella distinzione in
settori dell'Albo professionale che, di fatto, ha indotto
diverse categorie di laureati in ingegneria a dubitare
dell'utilità dell'iscrizione", si chiude la nota dell'Ordine.
(ANSA).