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Commercialisti, migliorare Terzo settore

Audizione Ordine, rivedere aspetti fiscali e rendicontazione

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 11 LUG - I decreti correttivi della riforma del Terzo settore contengono "diversi aspetti positivi", ma "restano ulteriormente migliorabili", pertanto, in un'audizione presso la Commissione Affari costituzionali del Senato, dopo quella della scorsa settimana presso la Commissione Affari sociali della Camera, il Consiglio nazionale dei commercialisti "ha formulato delle proposte di emendamento, con un'attenzione specifica agli ambiti relativi ad amministrazione e controllo, alla rendicontazione e ad alcuni aspetti fiscali". Lo si legge in una nota dei professionisti, in cui si evidenzia come il consigliere nazionale delegato al no profit, Maurizio Postal, ritenga "positivo che alcuni suggerimenti tecnici forniti dalla categoria, soprattutto in materia di amministrazione e controllo e di rendicontazione, siano stati recepiti dallo schema di decreto. Tuttavia", un "miglior coordinamento tra le norme in materia di obblighi contabili e rendicontativi della sezione civilistica con quanto richiesto ai fini tributari consentirebbe agli Enti un minor sforzo amministrativo, mantenendo tuttavia invariati la trasparenza e l'informativa". Inoltre, ai fini fiscali, i commercialisti chiedono, "per un maggior allineamento con i principi ispiratori della riforma, di disporre la non imponibilità, in capo agli Enti del terzo settore non commerciali, dei proventi derivanti dalla raccolta fondi, laddove questi siano integralmente destinati allo svolgimento, con modalità non commerciali, delle attività di interesse generale", termina la nota dell'Ordine professionale. (ANSA).
   

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