(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Riconoscimento di un equo compenso
per le prestazioni di tutti i professionisti "all'ultimo
miglio". E con (possibili) modifiche. Lo sottolineano, in una
nota, il Comitato unitario delle professioni (Cup) e la Rete
delle professioni tecniche (Rtp), affermando che "dopo
l'estensione al Senato a tutte le categorie grazie ad un
emendamento del Governo al Decreto fiscale, è iniziato l'iter di
conversione in Commissione Bilancio della Camera, dove il testo
potrebbe subire delle modifiche. Per questo motivo", si legge, i
vertici degli Ordini "nei prossimi giorni incontreranno il
ministro della Giustizia Andrea Orlando, per un confronto al
fine di capire se e in che modo il testo potrà subire dei
ritocchi". L'emendamento approvato al Senato la scorsa
settimana, dichiarano i presidenti di Cup e Rtp Marina Calderone
e Armando Zambrano, "ha dovuto fare i conti con la complessità
del provvedimento in cui è stato inserito. In un primo momento
per le professioni è stato importante portare a casa il
risultato di avere un principio, quello del rispetto dell'equo
compenso, su cui far leva di fronte a quelle Pubbliche
amministrazioni che chiedono prestazioni professionali ad un
euro. Siamo stati sin dall'inizio - vanno avanti - consapevoli
che la norma non avrebbe garantito una tutela reale per come era
scritta", perciò Cup e Rtp guardano con interesse a quanto detto
dal presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio
Francesco Boccia (Pd), secondo cui "alla Camera decideremo,
assieme a tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e di
opposizione e con il Governo, se ci saranno le condizioni per
rafforzare il concetto originario di equo compenso", tema su cui
gli Ordini hanno promosso una manifestazione al Teatro
Brancaccio di Roma il 30 novembre prossimo. (ANSA).