(ANSA) - ROMA, 15 NOV - I commercialisti italiani non
possono che "rallegrarsi" per l'estensione dell'equo compenso "a
tutti i rapporti di lavoro autonomo votata ieri dalla
Commissione Bilancio del Senato, attraverso una riformulazione
dell'emendamento al Decreto fiscale che lo prevedeva
inizialmente per i soli avvocati". A pensarla così il vertice
nazionale della categoria, Massimo Miani. Il risultato positivo
raggiunto, prosegue, è "figlio di un rinnovato interesse della
politica, manifestatosi in questi ultimi mesi, per le istanze
delle professioni, in particolar modo da parte del Governo e dei
Ministeri che su di esse vigilano". Nel contempo i
commercialisti provano "disappunto" per "lo stop decretato dalla
stessa Commissione Bilancio del Senato all'introduzione delle
specializzazioni per i commercialisti", la cui introduzione
"rappresenterebbe la migliore garanzia per una ulteriore
crescita della professionalità e delle conoscenze settoriali
offerte dalla categoria", perciò, chiude Miani, "confidiamo che
ci sia ancora la volontà politica per recuperare nei prossimi,
imminenti passaggi parlamentari l'emendamento al Decreto fiscale
bocciato ieri". (ANSA).