(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Un questionario da sottoporre ai
tirocinanti per rafforzare i controlli sulle attività da loro
svolte e per verificare con maggiore puntualità il reale
rispetto delle norme deontologiche da parte del dominus. La
novità, introdotta dal Consiglio nazionale dei commercialisti,
viene annunciata nella Nota informativa 14/2017 inviata agli
Ordini territoriali della categoria. Il questionario si aggiunge
a strumenti di controllo e verifica già esistenti, quali i
colloqui periodici con gli stessi tirocinanti e la verifica
semestrale del loro libretto. "Nell'ambito dei controlli che il
Consiglio dell'Ordine è chiamato ad effettuare - si legge nella
nota - il colloquio periodico anche a campione con il
tirocinante - pur rappresentando, accanto alla verifica
semestrale del libretto del tirocinio - solo una delle modalità
attraverso la quale la vigilanza può essere effettuata, appare
indubbiamente lo strumento di controllo più efficace". Secondo
il Consiglio nazionale il colloquio "non solo permette di
accertare in concreto la veridicità delle indicazioni
obbligatorie nel libretto ai fini della verifica dell'attività
svolta dal tirocinante, ma può essere anche occasione per
verificare il rispetto delle norme del Codice deontologico da
parte sia dei tirocinanti, ai quali le norme deontologiche si
applicano in quanto compatibili, sia dei professionisti che
svolgono la funzione di dominus". Proprio a proposito dei
dominus, la Nota informativa ricorda come "il Codice
deontologico prevede una serie di doveri ben precisi finalizzati
a rendere effettive le potenzialità offerte dall'esperienza di
praticantato, in particolare con gli articoli 35 e 37".
Il questionario inviato agli Ordini territoriali, che dovranno a
loro volta sottoporlo ai tirocinanti, punta a rendere i
controlli in questo ambito ancora più stringenti. Oltre a
illustrare i contenuti obbligatori del libretto, prevede anche
l'acquisizione di informazioni relative ai comportamenti tenuti
dal dominus, sia per ciò che riguarda l'aspetto organizzativo
del tirocinio, sia per quel che riguarda il suo trattamento
economico. Sette le domande alle quali i tirocinanti dovranno
rispondere per render noto se sono effettivamente ammessi quale
uditori alla trattazione delle pratiche con i clienti e con i
terzi, se gli è consentito di svolgere, contestualmente al
tirocinio, gli studi universitari specialistici o magistrali
conformemente alle indicazioni fornite dal Consiglio Nazionale,
se gli vengono affidati solo compiti meramente esecutivi, se gli
è consentito di partecipare a convegni e corsi di formazione
professionale, se hanno ricevuto copia del codice deontologico,
se gli stato è riservato un idoneo ambiente di lavoro e, infine,
se gli è riconosciuto un compenso o un rimborso spese. Le
informazioni acquisite dovranno essere verificate, nel caso
emergessero profili di non conformità alle regole deontologiche,
tramite riscontro con il dominus. Nel caso poi in cui -
all'esito della verifica con quest'ultimo - dovessero essere
confermate situazioni di criticità, vi sarà la necessità da
parte del Consiglio dell'Ordine di trasmettere la segnalazione
al Consiglio di Disciplina il quale potrà valutare i
comportamenti del dominus anche alla luce del Codice delle
sanzioni (in particolare, l'articolo 24), le cui norme sono
entrate in vigore lo scorso 1 gennaio.