(ANSA) - ROMA, 25 AGO - "Per la messa in sicurezza del
patrimonio abitativo degli italiani da eventi sismici medi" il
costo complessivo è "pari a circa 93 miliardi di euro". E' uno
dei dati forniti dal Consiglio nazionale degli ingegneri (su
elaborazione del suo Centro studi), a seguito degli eventi
tragici nell'Italia centrale. Il complesso delle abitazioni
residenziali, recita il dossier, "si presenta particolarmente
vetusto e, per questa ragione, potenzialmente bisognoso" di
interventi: circa "15 milioni di case (più del 50% del totale)
sono state costruite, infatti, prima del 1974, in completa
assenza di una qualsivoglia normativa antisismica". E, inoltre,
almeno "4 milioni di immobili sono stati edificati prima del
1920 e altri 2,7 milioni prima del 1945". Secondo i
professionisti, la quota di immobili da recuperare, sulla base
dell'esame dei danni registrati alle abitazioni de L'Aquila e
delle condizioni del patrimonio abitativo raccolte dalle
indagini censuarie, "è pari a circa il 40% delle abitazioni del
Paese, indipendentemente dal livello di rischio sismico".
(ANSA).