(ANSA) - ROMA, 24 AGO - "Già da venerdì metteremo a
disposizione 1.600 ingegneri che si occuperanno di valutare le
condizioni delle singole abitazioni, in modo da consentire ad
una parte dei cittadini colpiti di rientrare in casa nelle
massime condizioni di sicurezza". L'annuncio arriva dal
presidente del Consiglio nazionale della categoria
professionale, Armando Zambrano, secondo cui "gli eventi
distruttivi di questa notte, purtroppo, non sono una novità,
specialmente nella dorsale appenninica: in queste zone esistono
ancora edifici costruiti in pietra, in anni in cui non
esistevano normative antisismiche. Occorrerebbe una forte azione
di adeguamento, come noi ingegneri chiediamo da anni, sin dai
tempi del terremoto in Irpinia". Occorrono, poi, "norme semplici
che consentano di intervenire nei centri storici" ed "il livello
di sicurezza deve diventare parte essenziale della 'carta di
identità' di un edificio", poiché, incalza, "è assurdo
constatare come in una compravendita di un immobile venga
chiesto il certificato di classe energetica, e non un documento
che attesti l'adeguamento alle norme antisismiche". Nel nostro
Paese, continua Zambrano, "è necessaria un'intensa azione di
verifica della sicurezza delle costruzioni", attività, dice,
"facilmente realizzabile", giacché "non c'è fabbricato che non
possa essere migliorato da un punto di vista sismico. Da anni
studiamo queste problematiche, siamo all'avanguardia nel mondo,
e oggi - conclude il vertice degli ingegneri italiani - siamo
in grado di risolverle anche a costi, tutto sommato,
accettabili". (ANSA).