(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Riconoscimento da parte del
Legislatore della "centralità della funzione del revisore degli
Enti locali", e semaforo verde a dei "criteri di selezione che
non premiano le migliori professionalità e compensi troppo bassi
e non aggiornati dal lontano 2005". Sono le richieste che il
Consiglio nazionale dei commercialisti ha fatto oggi alle
Istituzioni, nel corso di un convegno, a Roma. Secondo il
presidente, Gerardo Longobardi, il Legislatore "dimostra di
riporre grande fiducia nel revisore degli Enti locali. Se così
non fosse, non si capirebbe perché gli siano stati affidati
quasi 100 adempimenti, peraltro estremamente complessi. Ma se il
revisore viene finalmente riconosciuto come un pilastro
nell'organizzazione dell'amministrazione, dove svolge una
funzione insostituibile di presidio di legalità, è arrivato -
incalza il numero uno dei commercialisti - il momento di
garantirne davvero la professionalità e valorizzarne il ruolo,
anche dal punto di vista economico". Tra le principali proposte
lanciate dalla categoria, è intervenuto il vicepresidente
nazionale Davide Di Russo, c'è innanzitutto "l'attualizzazione
dei limiti massimi al compenso, con incrementi se il revisore
esercita le proprie funzioni anche nei confronti delle
istituzioni dell'Ente (10% in più per ogni istituzione, sino a
un incremento massimo del 20%)". E, nel contempo, chiude, "il
rimborso spese andrebbe ancorato alla misura stabilita per gli
amministratori dell'Ente". (ANSA).