(ANSA) - ROMA, 06 OTT - "Finalmente, l'8 ottobre prenderà il
via il tavolo per la riforma del corso di laurea in
Giurisprudenza presso il Ministero dell'Istruzione,
dell'università e della ricerca", ossia "il primo atto concreto
del Miur verso un cambiamento nel percorso universitario per i
futuri avvocati, nella direzione di una maggiore
specializzazione e del superamento del ciclo unico di 5 anni".
Ad evidenziarlo la presidente dell'Aiga (Associazione dei
giovani avvocati) Nicoletta Giorgi, appoggiando la scelta di
viale Trastevere di "metter mano a un iter rigido e ormai
incapace di preparare in modo competitivo lo studente, come
dimostra il crollo delle iscrizioni, diminuite del 22% nel
2014", mentre è "necessario rendere la formazione accademica
dell'avvocatura più flessibile, formando figure professionali
diversificate e al passo coi tempi". Il vertice dei legali
under45, ricorda come sia stata "denunciata a più riprese la
situazione difficile dei corsi di Giurisprudenza: caduta
verticale delle iscrizioni, eccessiva rigidità dei percorsi di
insegnamento, che invece in molti Paesi europei permettono ai
futuri legali una formazione specializzata, legata ai settori di
interesse e calata nelle innovazioni del mondo della Giustizia".
Gli appelli dell'Aiga, conclude, sono stati "finalmente
ascoltati", poiché l'interesse viene da lontano, fin da quando,
l'8 ottobre 2014 a Roma, durante la prima giornata di studio
sulle professioni legali, organizzata con Associazione italiana
giovani notai (Asign), l'Aiga sottolineò "la necessità di
mettere in comunicazione mercato e formazione, per creare
professionisti competitivi e competenti attraverso nuovi
curricula, più aderenti alle necessità del XXI secolo", conclude
Giorgi. (ANSA).