(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Nella Legge di Bilancio 2019 "venne
inserita una norma che avrebbe esteso, dal 2020, il regime della
'flat tax' ai professionisti con compensi fino a 100.000 euro"
un provvedimento che, "finalmente, avrebbe consentito a
moltissimi professionisti di crescere e di investire nella
propria attività, che avrebbe permesso a molti giovani di
trovare spazio in un mercato sempre più ristretto", ma "non è
andata esattamente così: la sorpresa è contenuta nella manovra
di Bilancio per il 2020, e ha il sapore di una beffa", e "ci
rimane l'amaro in bocca per una manovra che ha come unico
obiettivo quello di 'fare cassa', mettendo le mani nelle tasche
dei liberi professionisti". A dichiararlo il presidente di
Confprofessioni Gaetano Stella, nella relazione di apertura del
congresso della confederazione, oggi, a Roma. "Non è tanto
quello che sta scritto nella futura Legge di Bilancio, quanto
piuttosto quello che non c'è scritto a provocarci quella
spiacevole sensazione di non essere compresi dalla politica",
visto che, "da anni, chiediamo alle Istituzioni l'urgenza di
interventi di sostegno allo sviluppo del nostro settore: mancano
norme per favorire lo sviluppo infrastrutturale degli studi
professionali, a cominciare dall'incentivazione dei processi di
aggregazione tra giovani professionisti, latitano interventi per
favorire il welfare dei lavoratori autonomi e delle loro
famiglie, anche promuovendo l'accesso a forme mutualistiche di
sanitàintegrativa", ha spiegato. "Una manovra che ignora il
diritto dei professionisti ad accedere ai benefici di Industria
4.0, disattendendo quella parità con le Piccole e medie imprese
(Pmi) prevista a livello europeo", ha concluso Stella. (ANSA).