(ANSA) - ROMA, 01 FEB - Assegnare alla giurisdizione
tributaria "la stessa dignità delle altre giurisdizioni", con il
passaggio della competenza "dal ministero dell'Economia alla
presidenza del Consiglio dei ministri", e far sì che i
"magistrati tributari diventino professionali, assunti mediante
concorso, con esami sulle materie strettamente attinenti
all'esercizio delle funzioni giurisdizionali e con titoli di
preferenza, se hanno maturato esperienza specializzata in
materia". Sono due dei capitoli della proposta di riforma della
giustizia del settore realizzata dall'Unione nazionale delle
camere degli avvocati tributaristi (Uncat), che include, tra
l'altro, disposizioni sul giudice tributario ordinario in
funzione monocratica, a cui "spetterà la decisione delle cause
di valore inferiore a 50.000 euro, le controversie di valore
indeterminabile, le questioni catastali e i giudizi di
ottemperanza", mentre "al giudice onorario spetteranno le cause
di valore non superiore a 5000 euro e quelle catastali", con il
presidente del Tribunale "ad assegnare le cause, avvalendosi di
un sistema automatico". Secondo i professionisti, l'impiego del
giudice onorario "permetterà di recuperare risorse per
affrontare questioni più complesse, salvaguardando il principio
di celerità del processo, senza compromettere l'importante fase
istruttoria": secondo i dati del Mef, va avanti la nota, "al 31
dicembre 2017 nonostante solo l'1,46% dei ricorsi di primo grado
(pari a 2.158 unità) ha riguardato controversie superiori ad un
milione di euro, queste ultime rappresentino il 70,57% del
valore complessivo del contenzioso in entrata (per un totale di
11,6 miliardi. Quindi, un grande valore economico, sia per il
contribuente, sia per l'Agenzia delle Entrate", si legge,
infine. (ANSA).