(ANSA) - ROMA, 11 GEN - Le Pubbliche amministrazioni "non
possono conferire incarichi professionali, né affidare opere
pubbliche nell'ambito delle quali siano previsti incarichi
professionali, il cui compenso pattuito non sia proporzionato
alla quantità e alla qualità del lavoro svolto". E' quanto
prevede, recita una nota di Confprofessioni, un emendamento del
Movimento 5 Stelle al Decreto Semplificazioni del Governo, in
discussione in queste ore al Senato, che vincola le
amministrazioni pubbliche al rispetto dell'equo compenso a
favore dei liberi professionisti, pena la nullità dei contratti
d'opera. "Il Governo ha accolto la nostra richiesta di una norma
più stringente sull'equo compenso già introdotto con la Legge di
Bilancio 2018", ha affermato il presidente di Confprofessioni,
Gaetano Stella. "Ci auguriamo che l'emendamento possa essere
accolto per mettere la parola fine al malcostume di molte
amministrazioni locali, che ha causato pesanti conseguenze non
solo ad architetti e ingegneri, ma anche a commercialisti,
avvocati e notai costretti a compensi irrisori per prestazioni
professionali complesse", termina la nota. (ANSA).