(ANSA) - ROMA, 06 NOV - Con "poco meno di 1 milione 400.000
unità, l'aggregato dei liberi professionisti costituisce, al
2017, oltre il 6% degli occupati in Italia ed il 26% del
complesso del lavoro indipendente". E, mostrando una "decisa
crescita nell'ultimo decennio (+21% tra il 2008 e il 2017)", il
comparto si rivela esser stato "l'unica componente del mercato
del lavoro che non soltanto ha tenuto, ma si è rafforzata nel
corso della crisi, in netta controtendenza, rispetto agli altri
segmenti del lavoro indipendente". Lo si legge nel Rapporto
curato dell'Osservatorio di Confprofessioni ed illustrato questa
mattina, in apertura del congresso della Confederazione, a Roma,
dal professor Paolo Feltrin. Gli imprenditori, va avanti il
dossier, registrano, infatti, un -3,4% nel decennio esaminato, i
lavoratori autonomi hanno subito un calo deciso (-13,1%) e le
altre forme di lavoro indipendente (collaboratori, imprenditori
individuali, familiari coadiuvanti, soci delle società di
persone, o di capitali) si sono ridotte di oltre 1/3.
"L'occupazione dipendente, pur profondamente mutata nella sua
composizione contrattuale, ha colmato con il 2016 il precedente
calo e, al 2017, segna un +2,7% rispetto al 2008", si legge
ancora. Tirando le somme, dunque, "il perimetro degli occupati
nel mondo delle libere professioni 'strettamente intese' si può
immaginare composto da 2 milioni 300.000 unità, suddivise tra
circa 1,4 milioni di liberi professionisti, di cui circa 200.000
datori di lavoro, e 900.000 dipendenti degli studi
professionali". (ANSA).