(ANSA) - ROMA, 09 OTT - Se la 'pace fiscale' voluta dal
Governo "si applicasse solo in favore di chi non ha pagato, ma
ha dichiarato il proprio debito di imposta all'Erario, gli
importi iscritti a ruolo nelle cartelle non supererebbero il
15%". A denunziarlo il Consiglio nazionale dei commercialisti,
ricordando come nella Relazione allegata alla Nota di
Aggiornamento al Def si legge che, "nella media del periodo
2011-2016 il 'gap' complessivo relativo all'Irpef da lavoro
autonomo, Ires, Iva, Irap, locazioni e canone Rai ammonta a
circa 86,4 miliardi di euro: di questi, 13,2 miliardi sono
ascrivibili alla componente dovuta ad omessi versamenti ed
errori nel compilare le dichiarazioni, mentre il 'gap' da omessa
dichiarazione ammonta a circa 73,2 miliardi". Perciò, il "15,3%
dell'evasione è di chi 'dichiara, e poi non paga' il restante
84,7% deriva da dichiarazione infedele o omessa". (ANSA).