(ANSA) - ROMA, 09 APR - Giurisprudenza tributaria "in ordine
sparso", nel "riconoscere alle partite Iva la possibilità di
compensare, o detrarre il proprio legittimo credito iva, pur se
non dichiarato nell'anno precedente: analizzando, ad esempio, le
sentenze reperibili adottate tra il 2011 e il 2017 nel solo
distretto lombardo, a fronte del 38% che ammettono il diritto
del contribuente a ottenerne il riconoscimento ai fini delle
operazioni di compensazione, o detrazione con quanto dovuto, il
33% lo nega", e "la situazione di Catania non è difforme". Se ne
è discusso oggi al convegno organizzato a Roma dall'Unione
nazionale delle camere degli avvocati tributaristi (Uncat) e dal
Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt).
L'argomento trattato, recita una nota, è "molto sentito: le
partite Iva attive, operanti in Italia, sono oltre 6 milioni, di
cui circa 4 milioni circa relative a professionisti e lavoratori
autonomi che, insieme, generano servizi del valore pari a circa
il 15% dei Pil". (ANSA).