(ANSA) - ROMA, 10 NOV - E' "necessario" che "la definizione
di parametri per l'equo compenso valga per tutte le categorie
professionali, quindi anche per ingegneri e architetti che
vivono di libera professione, nei confronti dei contraenti
forti". A pensarla così il presidente della Fondazione Inarcassa
(il braccio operativo sui temi della professione di Inarcassa,
l'Ente previdenziale degli architetti e degli ingegneri) Egidio
Comodo, che commenta la presentazione, ieri, di un emendamento
del relatore al Decreto fiscale, al Senato, volto a tutelare
solo le prestazioni degli avvocati. Occorrerebbe, prosegue,
"iniziare disciplinando i rapporti con la Pubblica
amministrazione: sarebbe un primo, ma fondamentale segnale,
anche alla luce della recentissima e aberrante pronuncia del
Consiglio di Stato sulla gara bandita dal Comune di Catanzaro"
(i giudici amministrativi si sono pronunciati a favore della
possibilità di promuovere bandi di gara con conferimento di
incarichi a titolo gratuito per un libero professionista, ndr).
Ottenere livelli di giusto pagamento, conclude, si rivelerebbe
"funzionale" per "evitare la guerra al ribasso dei prezzi delle
prestazioni professionali" e, in ultima analisi, "un deperimento
della qualità progettuale con tutte le conseguenze che un simile
scadimento comporta sul piano della sicurezza delle opere
pubbliche". (ANSA).