(ANSA) - ROMA, 19 OTT - "L'inserimento nel Disegno di legge
di bilancio di una norma che riprende il Ddl del governo
(firmato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando e varato
dal Consiglio dei ministri nell'agosto scorso, ndr) a tutela di
una congrua remunerazione degli avvocati consente di ipotizzare
nella stessa sede una più generale disciplina sull'equo compenso
delle libere professioni. Si tratta, infatti, di tutelare non
solo i professionisti, ma innanzitutto i consumatori, perché è
ragionevole supporre che al di sotto di una certa soglia decada
la qualità delle prestazioni". Lo scrive nel blog
dell'Associazione amici di Marco Biagi il presidente della
Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi (Energie per
l'Italia), primo firmatario del Disegno di legge sull'equo
compenso per tutte le categorie professionali (lavoratori
autonomi iscritti ad Ordini e Collegi e riuniti in
associazioni), attualmente al vaglio di palazzo Madama. "Il
mercato - aggiunge - deve essere informato e, nel caso delle
professioni ordinistiche, i parametri (per determinare le soglie
di pagamento che il Ddl di Sacconi propone di usare, ndr) sono
oltretutto già disponibili in quanto prodotti dai ministeri
competenti" e vigilanti degli Ordini professionali. (ANSA).