(ANSA) - ROMA, 17 OTT - L'invecchiamento della popolazione
come chance lavorativa: se già nel 2014, infatti, l'occupazione
legata a consumi e bisogni degli anziani (la 'silver economy')
"sfiorava il milione di occupati", la quota è destinata a
salire, nel nostro Paese, coinvolgendo sempre di più il mondo
delle libere professioni. E non soltanto, come si potrebbe
ipotizzare, di quelle sanitarie. Ad affermarlo il rappresentante
dell'Area Lavoro e Welfare del Centro studi e ricerche Itinerari
previdenziali Edoardo Zaccardi, durante un convegno promosso da
Assoprevidenza nella sede dell'Enpapi (Ente pensionistico degli
infermieri). "Periti, geometri, ingegneri, architetti", spiega,
sono tra le categorie professionali che "potrebbero ampliare i
propri sbocchi di mercato" in maniera considerevole, ad esempio,
qualora "fossero introdotti degli incentivi per adeguare le
abitazioni alle particolari esigenze poste dall'invecchiamento".
Per quel che concerne, poi, le aziende, si ipotizza che "la
platea di imprese riconducibile alla 'silver economy' sia
quantificabile in almeno 251.000", ma includendo tutti i settori
su cui può esercitare un impatto diretto si sale a "675.000"
realtà produttive. Secondo il dossier, "studi medici e
specialistici e altri servizi legati all'assistenza sanitaria,
così come servizi di manutenzione e cura della casa", sono tra
le attività che, "per numero di imprese, hanno maggiormente
beneficiato dei consumi della platea" più anziana. (ANSA).