(ANSA) - TORINO, 29 SET - Sono "poco più di un milione" di
percettori di Naspi (l'indennità di disoccupazione) che hanno
diritto all'assegno di ricollocazione, l'iniziativa (ancora
sperimentale) prevista dal 'Jobs act' per il reinserimento nel
mercato. A stimarlo l'Osservatorio statistico dei consulenti del
lavoro, in uno studio presentato oggi al loro Festival, al
Lingotto di Torino. L'assegno individuale di ricollocazione
consiste in una somma, graduata "in funzione del profilo
personale di occupabilità", che chi ha perso l'impiego (e
percepisce la Naspi da almeno 4 mesi) può 'spendere' presso i
Centri per l'impiego pubblici, le agenzie per il lavoro private
e i consulenti del lavoro accreditati.
rima dell'andata a regime dell'assegno di ricollocazione (che
varia dai 250 ai 5.000 euro), il ministero del Lavoro e l'Anpal
(l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) hanno
avviato all'inizio dell'anno una sperimentazione del piano, che
ha interessato circa 30.000 soggetti: finora, ad essersi rivolti
agli enti accreditati è stato poco più del 10% dei disoccupati.
Tra i beneficiari potenziali dell'assegno, si legge nell'analisi
dei consulenti, "prevalgono gli uomini (53%) rispetto alle donne
(47%)". Esaminando l'intera platea dei senza lavoro del Paese,
poi, si osserva come le regioni settentrionali risultino
"assorbire circa la metà dei soggetti 'altamente' e 'mediamente
rioccupabili', mentre le regioni meridionali prevalgono con il
44,6% tra gli 'esclusi' e affiancano, con il 40%, le regioni del
Nord tra" coloro che potrebbero essere in lizza per godere
dell'assegno per il reinserimento nel mercato. Nel complesso dei
potenziali beneficiari della Naspi, poi "il Nord (con il 42,9%),
supera il Mezzogiorno (37,8%), mentre il restante 19,3% proviene
dalle regioni centrali". Quanto al fattore anagrafico, è quella
dei quarantenni la fascia "relativamente più numerosa tra gli
'altamente rioccupabili' (31,5%) ed anche tra i beneficiari
dell'assegno (28,2%).(ANSA).