(ANSA) - ROMA, 19 MAG - I commercialisti sono sempre più
consapevoli dell'importante impatto che l'innovazione
tecnologica avrà sulla professione nei prossimi anni. E, nel
contempo, ritengono basilare la ricerca di nuovi clienti, così
come quella di nuovo personale, e puntano alla "fidelizzazione
dei collaboratori di studio già assunti". Sono gli esiti del
sondaggio annuale promosso da Ifac (International federation of
accountants) sulle tendenze e sulle esigenze degli studi dei
commercialisti a livello mondiale, diffusi dal Consiglio
nazionale della categoria in Italia; il sondaggio, si spiega,
"rivolto agli studi di piccole e medie dimensioni, è stato
condotto tra ottobre e novembre del 2016 e ha raccolto 5.060
risposte (di cui 139 provenienti da professionisti italiani),
per un totale di 164 Paesi partecipanti". Per gli studi più
piccoli, si legge, "le sfide principali sono la ricerca di nuovi
clienti e l'aggiornamento normativo", mentre quelli di maggiori
dimensioni (quelli con più di 20 collaboratori) segnalano temi
come "la selezione del personale e la spinta al ribasso dei
compensi". I risultati del sondaggio fanno luce anche sulle
condizioni delle Piccole e medie imprese (Pmi), in particolare
su come sono percepite dai commercialisti che offrono loro
consulenza e altri servizi: come nel 2015, ai primi posti tra le
sfide che le aziende devono affrontare ci sono "l'incertezza
economica e l'aumento dei costi (rispettivamente con il 61% e il
59%)"; le Pmi italiane, nel dettaglio, si legge, "soffrono
principalmente l'incertezza economica (78,2%) e le difficoltà
nell'accesso ai finanziamenti (70,4%)". (ANSA).