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Commercialisti per fiscalità comune Ue

Nuova federazione Etaf presenta proposte a Moscovici

Redazione ANSA BRUXELLES

(ANSA) - BRUXELLES, 29 SETT - La Federazione europea dei consulenti fiscali (European Tax Adviser Federation 'Etaf') presenta al commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici una serie di proposte per una fiscalità d'impresa comune europea. Dell'Etaf fanno parte i commercialisti italiani, francesi e tedeschi.
    In occasione della 71esima conferenza dell'associazione dei dottori commercialisti francesi tenutasi a Bruxelles, l'Etaf ha consegnato a Moscovici un dossier con alcune proposte che mirano ad una tassazione standardizzata a livello Ue sottoscritte dalle associazioni di categoria dei tre Paesi Etaf - per l'Italia il Consiglio Nazionale dottori commercialisti - e alla quale hanno aderito i rappresentanti di Belgio, Spagna e Portogallo. La proposta Etaf si basa prima di tutto sul principio della 'territorialità'. Il presidente dell'Ordre des experts-comptables francese, Philippe Arraou, ha affermato il bisogno di "rivedere le regole sulla territorialità delle imposte sui benefici per contrastare il dumping fiscale all'interno del mercato unico messo in atto da qualche Stato membro" e invita il legislatore europeo a "prestare particolare attenzione al commercio internazionale, impossibile da regolare a livello nazionale". L'approccio Etaf chiede poi l'armonizzazione delle basi imponibili sulle aziende con regole comuni europee per le multinazionali attive in Europa. Infine la riforma dell'Iva, con il suo cumulo che dovrebbe essere semplificato per migliorare il bilancio delle aziende ed evitare il fenomeno, come ha sottolineato Arraou, di "un'azienda che emette una fattura a un'altra azienda e che si ritrova a dover pagare l'Iva allo Stato prima ancora di averla incassata", nonché lottare contro le frodi all'Iva stessa.
    Arraou ha espresso piena sintonia con l'approccio di uniformazione fiscale proposto dalla Commissione europea e ribadito la disponibilità dell'Etaf a partecipare ai gruppi di lavoro europei preposti a studiare gli effetti di una progressiva convergenza fiscale all'interno del mercato unico.
    (ANSA).
   

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