(ANSA) - BRUXELLES, 26 MAG - "Il sistema in vigore in tutta
Europa di ritenuta d'acconto costituisce un ostacolo agli
investimenti internazionali all'interno dell'Ue, compreso il
mercato dei fondi pensione". Lo sostiene Janwillem Boum,
presidente di PensionsEurope, il network europeo di associazioni
e società nazionali attive nel mercato dei fondi pensione.
"L'attuale sistema di recupero della ritenuta d'acconto è
complesso, costoso e troppo lungo", spiega Matti Leppälä,
segretario generale PensionsEurope. Secondo i dati in possesso
del network, solo in Italia il recupero può avvenire addirittura
dopo dieci anni, dove è applicata una ritenuta d'acconto del 11
per cento ai redditi dei fondi basati in un altro Paese Ue o
dello spazio economico europeo (See: Paesi Ue, Islanda,
Liechtenstein e Norvegia), e del 26 per cento a quelli basati in
un Paese terzo. "A causa del complesso sistema giuridico in
vigore nei diversi paesi Ue, spesso i gestori dei fondi pensione
non denunciano nemmeno eventuali illeciti", continua Leppälä, il
che si traduce in "un forte ostacolo per il loro mercato
europeo". (ANSA)