(ANSA) - ROMA, 20 GIU - "Con un intervento dell'ultimo
minuto è stato nuovamente modificato, su richiesta del Ministero
dell'Economia l'emendamento a favore dell'lnpgi, creando
incertezza e confusione", perché "se da una parte si dice che
l'Istituto ha 12 mesi di tempo per approntare interventi che
siano efficaci per la stabilità di medio-lungo periodo,
dall'altra si sospende il possibile ricorso al commissariamento
solo fino al 31 ottobre 2019. Come se fosse possibile per il Cda
dell'Istituto, che non si è mai sottratto alle proprie
responsabilità e continuerà a farlo, fare un lavoro serio in
poco più di tre mesi". Lo si legge in una nota della Cassa
previdenziale dei giornalisti, dopo la riformulazione
dell'emendamento al Decreto crescita, alla Camera. "Da una parte
si riconosce la validità della strada di ampliamento della
platea degli iscritti, ma dall'altra si stanziano le risorse per
attuarla solo a partire dal 2023. Non vorremmo che dietro queste
evidenti contraddizioni ci sia un unico obiettivo: colpire i
giornalisti e l'intero settore editoriale attraverso la figura
di un commissario che tagli tutele e welfare di un'intera
categoria e finisca per deprimere ancora di più il sistema
dell'editoria al quale l'Inpgi ha garantito finora un sostegno
decisivo".(ANSA).