(ANSA) - ROMA, 30 MAG - "Gli affitti degli inquilini
dell'Inpgi, per via dell'aggiornamento annuale al carovita, sono
aumentati del 20% dal 2004 ad oggi. E si tratta di canoni molto
sostenuti, superiori a quelli di molti altri Enti previdenziali.
Non è proprio il caso, quindi, di accettare nuovi rincari". E'
questa la risposta del Siai e degli altri sindacati inquilini
alla proposta di contratto integrativo contenente degli aumenti
pari al 5%, avanzata da Investire, la società di gestione del
Fondo immobiliare dell'Inpgi (Istituto previdenziale della
professione giornalistica). "Gli aumenti - recita una nota -
sono richiesti per le case che non sono state messe in vendita,
quel patrimonio residuo di appena 500 alloggi che tre anni fa,
prima che venisse avviata la deludente operazione vendite, era
di oltre quattro volte superiore. Più in particolare, gli
aumenti interesserebbero 237 contratti in scadenza, tutti a
Roma, e 148 dei quali nella zona Nord della capitale".
Lapidaria, si legge ancora, "la risposta che il Sunia, sindacato
con il quale il Siai è federato, il Sicet, l'Uniat, L'Unione
inquilini, La Feder.casa, e la nostra organizzazione, che
rappresenta gli inquilini dell'Inpgi", hanno mandato al Fund
manager di Investire Gabriele Polito: "In riferimento alla
situazione del mercato immobiliare e al livello dei canoni in
essere, non riteniamo sussistano le condizioni per richiedere
aumenti". I sindacati sono disponibili a "un confronto in
merito" e restano in attesa di un'eventuale convocazione della
controparte. (ANSA).