(ANSA) - ROMA, 14 MAG - La Cassa di previdenza dei dottori
commercialisti (Cnpadc) torna a 'battere' sul tasto delle
"anomalie" del 'saldo e stralcio' dei contributi pensionistici,
introdotto grazie alla Legge di Bilancio per il 2019. Nel corso
di un incontro a Frosinone, infatti, fra i vertici dell'Ente ed
i professionisti della provincia (che conta 560 commercialisti
in attività e 56 in pensione) il presidente Walter Anedda e il
vicepresidente Sandro Villani hanno parlanto della norma.
"Stiamo valutando con altre Casse i profili di
incostituzionalità, ma l'aspetto più preoccupante per i nostri
iscritti che aderiscono al 'saldo e stralcio', è che la norma
produce l'effetto paradossale della cancellazione dell'intero
anno di contributi per i quali si chiede la sanatoria. E' nostro
dovere informare i nostri associati dell'anomalia prodotta dalla
norma, in attesa che il governo intervenga per correggerla", ha
sottolineato il numero uno della Cnpadc. "Altro tema di
interesse per i commercialisti riguarda l'attivazione dal 2017,
da parte della Cassa, di controlli massivi sull'incompatibilità
tra il lavoro di commercialista e una seconda attività
professionale", si legge in una nota ed è, ha affermato Anedda,
"importante che gli iscritti conoscano i meccanismi
dell'incompatibilità, cosa che facciamo con questi incontri sul
territorio, perché il rischio è che alla fine della vita
lavorativa si possa vedere annullati gli anni di contributi
versati alla Cassa e, quindi, l'intera pensione". (ANSA).