(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Una crescita economica "possibile",
anche rispettando i vincoli europei: è quel che emerge dallo
studio elaborato da Nens, il centro studi Nuova Economia Nuova
Società, in collaborazione con Fondazione Inarcassa, la
Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti
all'Ente previdenziale (Inarcassa). Attraverso le misure
proposte, lo studio, recita una nota, "ha calcolato, a fronte di
un'espansione fiscale quantificabile in circa 54 miliardi di
euro in tre anni, la creazione di maggior reddito complessivo
per 98 miliardi, l'innalzamento del sentiero di espansione del
Pil di circa 1 punto percentuale in media all'anno e
un'accelerazione del cammino di risanamento delle finanze
pubbliche tale da contrastare la spinta verso l'alto del
rapporto indebitamento-Pil". In definitiva, si legge, si
ipotizza "un aumento del Pil di circa 3,2 punti percentuali in
tre anni e la possibilità di raggiungere il pareggio di bilancio
già nel 2022" da realizzare con "una manovra di politica
economica con interventi sia dal lato delle entrate che delle
spese, oltre a specifiche misure che vanno dall'ambito fiscale
al sostegno al welfare". Nel complesso, "considerate le
detrazioni definite dall'attuale assetto normativo e dalle
ultime leggi di stabilità, gli interventi suggeriti dallo studio
comporterebbero un flusso finanziario a carico dello Stato pari
a 900 milioni nel 2019, 2,2 miliardi nel 2020 e 3,2 miliardi nel
2010 garantendo una dinamica del Pil sempre positiva e pari, in
media, ad un decimo di punto per esercizio fiscale (0,1%)", si
sottolinea. "Il rilancio degli investimenti pubblici e privati
rappresenta un elemento fondamentale per la crescita e il
rilancio dell'economia italiana", ha detto il presidente della
Fondazione Inarcassa Egidio Comodo. (ANSA).