(ANSA) - ROMA, 04 APR - Dal primo febbraio 2017 al 25 marzo
2018 "141 neo-notai", per sostenere le spese di avvio dello
studio, hanno fatto ricorso al 'prestito d'onore' della Cassa di
previdenza del Notariato, che ha erogato complessivamente "circa
8 milioni di euro". Ne dà notizia lo stesso Ente pensionistico,
ricordando di aver "stipulato una convenzione con Ubi Banca",
che comprende questo strumento dedicato esclusivamente ai
giovani notai, che consiste nella possibilità di ottenere un
finanziamento "fino a 60.000 euro" per coprire i costi di
apertura dello studio notarile "con un interesse molto
competitivo"; l'iniziativa potrebbe, però, presto diventare più
vantaggiosa, perché il Cda e l'Assemblea dei delegati hanno
recentemente approvato una modifica al Regolamento (attualmente
al vaglio dei ministeri vigilanti del Lavoro e dell'Economia)
"che prevede l'assunzione a carico della Cassa degli interessi
di tale prestito, con una percentuale da deliberare ogni anno".
L'adesione di 141 colleghi al 'prestito d'onore', commenta il
presidente della Cassa Mario Mistretta, "è la migliore risposta
alla nostra iniziativa: in questi anni la nostra attenzione si è
spostata verso un welfare più attivo, cercando di intervenire
anche sulla gestione degli studi e sul sostentamento
dell'attività messa a dura prova dalla crisi del mercato
immobiliare". Grazie a questo strumento di sostegno, infine,
"l'accesso al Notariato, che, si ricorda, avviene esclusivamente
per merito attraverso il superamento di un concorso pubblico
molto serio e selettivo, diviene anche nel concreto molto
democratico consentendo a chiunque, per il solo fatto di essere
diventato notaio e, quindi, pubblico ufficiale, di ottenere un
aiuto concreto per iniziare l'attività alla pari di tutti i
colleghi", si chiude la nota. (ANSA).