La possibilità di cumulare i periodi contributivi spezzettati "deve essere un diritto sacrosanto per i professionisti", è però "necessario" che l'applicazione della norma sia "equa e nell'interesse di tutti". Parola del presidente dell'Enpam (Ente di previdenza dei medici e dei dentisti) e dell'Adepp (Associazione degli Enti pensionistici) Alberto Oliveti che così ha risposto ad una richiesta di informazioni sull'opportunità di riunire i contributi versati in differenti Gestioni sulla carta in vigore dal primo gennaio 2017, ma ancora non fruibile, perché occorre una 'piattaforma' comune fra Inps e Casse private, su cui sono al lavoro i rispettivi tecnici. "Siamo molto vicini alla conclusione di questo iter che è stato lunghissimo, indipendentemente dalla nostra volontà. La legge – ha proseguito - e le successive interpretazioni hanno aperto svariate crepe nei sistemi previdenziali di cui siamo custodi". Per il vertice dell'Ente "i sistemi privati devono rimanere sostenibili nel tempo" e, "nel nostro caso, se si crea una spesa supplementare per un collega, non è certo lo Stato a pagare, ma gli altri professionisti iscritti alla Cassa". Quanto, poi, alla messa in opera della normativa sul cumulo gratuito, ricordando che "le Casse, oltre ad aver emanato circolari, hanno adeguato i propri regolamenti in maniera assolutamente tempestiva e, quando possibile, anche già istruito le pratiche per la parte di propria competenza", Oliveti ha sostenuto di aspettarsi che, "con la firma delle convenzioni, i pagamenti partano al più presto".