(ANSA) - ROMA, 8 AGO - "L'approvazione da parte del consiglio
dei Ministri del ddl sull'equo compenso per gli avvocati
rappresenta una presa di coscienza che il Governo non poteva più
ignorare. Adesso non resta che estenderlo anche alle altre
professioni, prima fra tutte quella di ingegneri e architetti,
perché i principi di tutela posti alla base sono esattamente gli
stessi. Lo chiediamo da oltre un anno." Così in una nota, Egidio
Comodo, presidente di Fondazione Inarcassa, commenta la norma.
"Si tratta - spiega Comodo - di un passo importante che
speriamo a brevissimo possa coinvolgere anche le prestazioni di
ingegneri e architetti e, in generale, tutti i liberi
professionisti che nello svolgimento quotidiano della loro
attività affrontano gli stessi identici problemi". "Si tratta
di un testo fondamentale i cui principi vanno subito estesi a
tutta la categoria dei liberi professionisti che scontano uno
squilibrio nei rapporti contrattuali soprattutto verso i clienti
cosiddetti 'forti'".
"Anche per la professione di ingegnere e architetto- prosegue
la nota- vi è il pericolo che una concorrenza distorta,
determinata da un lato dall'abuso dei clienti forti e dall'altro
lato dall'elevato numero di professionisti operanti sul
territorio italiano, possa tradursi nell'offerta di prestazioni
professionali al ribasso, con un evidente pericolo di un
peggioramento della loro qualità.