(ANSA) - ROMA, 08 GIU - "Bene la difesa dell'equo compenso,
vera leva per evitare che la logica della concorrenza sul prezzo
prevalga sulla qualità della prestazione. Molto spesso, infatti,
soprattutto quando ci riferiamo ai più giovani, l'assenza di un
valore di riferimento per la valutazione della prestazione resa
comporta che il professionista diventi conseguentemente la parte
debole perdendo capacità contrattuale". Così il presidente della
Cassa nazionale di previdenza dei dottori commercialisti
(Cnpadc), Walter Anedda, commenta quanto emerso dall'Assemblea
generale dei commercialisti che si è tenuta oggi, a Roma. Il
vertice dell'Ente pensionistico ha inoltre definito
"apprezzabile" la proposta di inserire in Costituzione i
principi fondamentali dello Statuto del contribuente, poiché "un
intervento del genere potrebbe dare dignità e soprattutto una
seria tutela ai contribuenti, ultimamente troppo vessati, e ai
professionisti che li assistono", ha concluso. (ANSA).