(ANSA) - ROMA, 20 APR - "Non possiamo che ribadire la nostra
piena contrarietà allo split payment per i professionisti. Un
meccanismo che, afferma Andrea Tomasi, Presidente di Fondazione
Inarcassa, ''creerà notevoli problemi di liquidità ai lavoratori
autonomi e, se confermato, sarà solo un'inutile vessazione"
Fondazione Inarcassa (braccio operativo sui temi della
professione creato da Inarcassa, cassa nazionale di previdenza
di ingegneri ed architetti) ''da tempo lamenta il forte impatto
che la crisi economica e la contrazione dei consumi hanno avuto
sul lavoro indipendente'' prosegue Tomasi. ''I professionisti
sono già soggetti alla ritenuta d'acconto Irpef nella misura del
20% - che assicura la tracciabilità dei compensi ricevuti,
rendendo concretamente impossibile - insieme all'obbligo di
fatturazione elettronica e alla nuova trasmissione trimestrale
Iva - l'evasione fiscale; il mancato incasso dell'Iva da parte
di quest'ultimi si tradurrebbe in una situazione insostenibile,
con il ricorso a fonti di finanziamento bancario e conseguente
aumento degli oneri''. ''In questo quadro di restringimento
strutturale dei redditi professionali, riteniamo fondamentale -
conclude il presidente di Fondazione Inarcassa - che il Governo
rifletta bene riguardo l'opportunità di confermare l'estensione
agli autonomi della scissione dei pagamenti, e auspichiamo che
il Presidente Gentiloni e il Ministro Padoan tornino sui loro
passi, mostrando buon senso e rinunciando a far cassa sui liberi
professionisti".
(ANSA).