(ANSA) - ROMA, 31 MAG - La Cassa di previdenza dei dottori
commercialisti (Cnpadc) e la Cassa dei ragionieri (Cnpr) non
hanno in programma nessuna fusione. E "vogliono proseguire le
loro attività in modo autonomo". A ribadirlo, in una nota
congiunta, i presidenti delle due Casse, Renzo Guffanti e Luigi
Pagliuca, ricordando che gli Enti "sono da anni impegnati nel
creare valore per i propri iscritti e, come ribadito anche nel
'Protocollo d'intesa' sottoscritto nel febbraio 2014 -
finalizzato ad incoraggiare l'adozione da parte del Legislatore
di un provvedimento di legge, poi di recente adottato, che
consentisse agli esperti contabili, fintanto che rimangono tali,
di iscriversi alla Cassa dei ragionieri - hanno da tempo
concordato di proseguire le loro attività in totale autonomia".
"Non riteniamo percorribile alcuna ipotesi di fusione né con la
Cassa ragionieri, né con altri enti di previdenza - ha
sottolineato Guffanti -, in quanto ognuno ha un proprio percorso
storico, diversi presupposti di base e prospettive di sviluppo
delle attività di lungo periodo. Un'aggregazione, come del resto
dimostrano alcune esperienze già effettuate ad esempio
all'interno del perimetro pubblico, rischierebbe di alterare
profondamente i fondamentali di tale strategia di crescita". Per
Pagliuca una fusione "rappresenterebbe uno dei pochi casi in cui
l'unione non farebbe la forza. Rimanere totalmente autonomi ci
consente di guardare con maggiore ottimismo a nuovi bacini
previdenziali", ha chiuso il numero uno del Cnpr. (ANSA).