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CRV - "Iniziato l'esame del PdL 376 'L.R. di adeguamento ordinamentale 2018"

PressRelease

CRV - "Iniziato l'esame del PdL 376 'L.R. di adeguamento ordinamentale 2018"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

in materia di governo del territorio e paesaggio, parchi, trasporto pubblico, lavori pubblici, ambiente, cave e miniere e turismo

16 luglio 2019, 16:03

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV - "Iniziato l'esame del PdL 376 'L.R. di adeguamento ordinamentale 2018 in materia di governo del territorio e paesaggio, parchi, trasporto pubblico, lavori pubblici, ambiente, cave e miniere e turismo'"

(Arv) Venezia, 16 lug. 2019  -  Nella seduta odierna, il Consiglio regionale del Veneto ha iniziato l’esame del Progetto di Legge n. 376, ovvero la Legge Regionale di adeguamento ordinamentale 2018 in materia di governo del territorio e paesaggio, parchi, trasporto pubblico, lavori pubblici, ambiente, cave e miniere e turismo, già licenziato dalla Seconda Commissione.

Così il Relatore, Alessandro Montagnoli (LN): “Questa proposta normativa vuole semplificare e facilitare la vita dei cittadini, degli Enti Locali e delle Imprese, snellendo gli eccessivi vincoli burocratici. Già nel corso del 2017, la Giunta regionale ha adottato il primo Disegno di Legge di Semplificazione e di manutenzione ordinamentale. Nel corso dei lavori consiliari, al fine dì procedere speditamente con l'approvazione del PdL, si è raggiunto l'accordo di separare dal testo del DL le norme di contenuto di sola semplificazione e di mero adeguamento ordinamentale, dalle norme il cui contenuto, pur se diretto alla manutenzione normativa, non era di mero recepimento di normativa statale sopravvenuta o di sola semplificazione. L'iter legislativo si è concluso con l'approvazione della Legge Regionale 20 aprile 2018, n. 15, "Legge di semplificazione e dì manutenzione ordinamentale 2018", dalla quale sono state ritirate le norme che, pur avendo finalità di manutenzione ordinamentale, hanno contenuti discrezionali che implicano scelte politiche e quindi necessitano della più ampia discussione secondo l'ordinario iter di discussione assembleare, rinviando a successivi Disegni di Legge la riproposizione delle norme espunte dal testo dell'originario (PdL 260), distinti per materie a seconda delle competenze delle singole Commissioni consiliari permanenti. Con questo DL, si propone pertanto l'approvazione delle norme in materia di governo del territorio e paesaggio, parchi, trasporto pubblico, lavori pubblici, ambiente, cave e miniere e turismo, già presenti nel citato Disegno di Legge di semplificazione e manutenzione ordinamentale 2017, oltre ad ulteriori norme nel frattempo ritenute necessarie per adeguare la normativa regionale. Come si è avuto modo di rilevare in sede dì adozione del PdL 260, l'ordinamento giuridico regionale richiede una costante manutenzione normativa, anche per far fronte alle difficoltà interpretative causate da una legislazione frettolosa e spesso carente quanto a tecnica legislativa, tutti difetti che, insieme ai cambiamenti velocissimi delle esigenze della società civile, generano una precoce obsolescenza normativa che, se non corretta in tempi ragionevoli, può determinare gravi effetti per i cittadini e per le attività economiche. Con il presente DL, la Giunta regionale intende adeguare la normativa ordinamentale in materia di governo del territorio e paesaggio, parchi, trasporto pubblico, lavori pubblici, ambiente, cave e miniere e turismo. Il testo del Disegno di Legge si compone di 36 articoli, suddivisi in sette Capi, cui si aggiunge il Capo VII che reca le disposizioni finali. Nello specifico, il Capo I consta dì 13 articoli finalizzati ad adeguare la normativa regionale in materia di urbanistica e paesaggio e dì parchi, intervenendo sulle L.R. 61/1985, 11/2004 e 23/2018; il Capo II interviene in materia di trasporto pubblico, disciplinando i titoli di viaggio e le relative sanzioni in caso di violazione delle norme sul trasporto, nonché la devoluzione degli impianti a fune, in presenza di un interesse pubblico, al patrimonio degli enti territoriali interessati; il Capo III contiene due disposizioni di carattere acceleratorio e semplificatorio, in materia di localizzazione di opere pubbliche non conformi agli strumenti urbanistici vigenti e di contribuzione per le opere di urbanizzazione secondaria; il Capo IV detta disposizioni in materia di ambiente e gestione dei rifiuti, con particolare riferimento alle ipotesi dì violazione dì prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale, all'esecuzione del programma di controllo sugli impiantì di smaltimento e di recupero dei rifiuti, alla revisione della composizione del Comitato tecnico regionale per la valutazione di impatto ambientale (VIA); il Capo V, in materia dì cave e miniere, specifica, tra l'altro, il perimetro dell'intervento legislativo regionale dì cui alla L.R. 16 marzo 2018, n. 13, in relazione alle competenza statali in materia, e interviene sull’articolazione delle competenze a livello regionale e sub regionale: il Capo VI detta disposizioni in materia di impatto territoriale del fenomeno turistico, volte a ridurre il consumo di suolo nell'ambito delle strutture ricettive all'aperto, a disciplinare l'utilizzo di fabbricati rurali per alcune attività di turismo rurale, a promuovere una corretta gestione delle piante ad alto fusto nell'ambito delle strutture ricettive all'aperto, a consentire la realizzazione di recinti dedicati alla movimentazione degli equidi”.

Il Correlatore Bruno Pigozzo, in sostituzione del collega Fracasso (PD): “Condividiamo l’intento di semplificazione e di adeguamento alla normativa nazionale vigente, con l’adozione di procedure più snelle, ma attraverso gli emendamenti presentati riteniamo opportuno, allo stesso tempo, garantire la tutela del principio di trasparenza e l’interesse pubblico generale, assicurando un doveroso monitoraggio in itinere, soprattutto quando parliamo di piani di tutela ambientale e di realizzazione di opere pubbliche”.

Andrea Zanoni (PD): “Ci sono troppi articoli che contengono deroghe e che sono in contraddizione con l’ordine, soprattutto in materia di ambiente e di tutela del territorio, con diversi sconti, come la riduzione di determinate sanzioni, ad esempio nel trasporto pubblico. Ci vogliono controlli più efficaci soprattutto sulle attività di Cava che, ora che non ci sono più le Province, vanno affidati alla Regione. Abbiamo presentato una serie di emendamenti per migliorare questa proposta normativa che, nel complesso, potrebbe anche andare bene”.

Piero Ruzzante (LeU): “Accanto a norme logiche e condivisibili, che mi trovano d’accordo, ve ne sono altre che rischiano di produrre ‘sanatorie’ e un aumento di occupazione di superficie. Mi preoccupa soprattutto la norma che interessa il territorio con caratteristica di memoria e identità storico – culturale, con la possibilità di cambio di destinazione d’uso degli immobili identificativi della storia di un determinato territorio”.

Assessore Bottacin: “In materia di controlli sulle attività di Cava, crediamo che il percorso sia quello di interessare direttamente ARPAV, soggetto terzo dalla Regione che invece autorizza”.

Silvia Rizzotto (ZP): “In Commissione abbiamo approfondito numerosi aspetti, e siamo comunque sempre disponibili a rivedere alcuni aspetti se migliorabili. Abbiamo ascoltato l’esigenza del territorio di introdurre alcune proposte semplificative, soprattutto in materia urbanistica, ma sempre garantendo il coinvolgimento dei comuni”.

Chiusa la discussione generale, la seduta è stata sospesa alle 15.45. Nel pomeriggio, si riunirà l’Ufficio di Presidenza della Seconda Commissione per valutare l’ammissibilità degli emendamenti depositati.

Alle ore 16.30 inizierà il Consiglio straordinario.

 

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